Scopo di questo report è affiancare le pubblicazioni basate su misure di costi e prestazioni con le indispensabili conoscenze basate sulla capacità di produrre salute per la popolazione e di supportare cittadini, tecnici e professionisti nella conoscenza delle misure di esito prodotte dall'assistenza ospedaliera e nella valorizzazione degli esiti prodotti dagli ospedali in cui lavorano.
Nello specifico ci si propone di mettere a disposizione di cittadini, professionisti ed amministratori un documento che:
- sintetizzi gli scostamenti dall'atteso delle misure di esito prodotte da AGENAS sui dati 2012 e relative alle quattro ex ASL confluite nelle attuali UslUmbria1 e USLUmbria2 ed alle strutture ospedaliere operanti nel territorio (vedi PNE-Programma Nazionale Esiti)
- evidenzi potenziali criticità dell'assistenza ospedaliera erogata dai nosocomi umbri, gestiti direttamente o da cui la USL “acquista” prestazioni per i cittadini assistiti, creando le condizioni per una corretta valorizzazione delle misure di efficacia pratica;
- individui soluzioni volte a dare vita a corretti processi di miglioramento condiviso della qualità delle cure ospedaliere.
Sintetizzandone i risultati, nel confronto con la popolazione italiana emergono esiti in generale non dissimili per le funzioni di ospedale di territorio, mentre emergono livelli importanti di disequità nell'accesso alle cure efficaci per la funzione di ospedale di emergenza e di quella di alta specialità. Il confronto con le realtà territoriali che
raggiungono migliori esiti ( benchmark) evidenzia di norma ampi margini di miglioramento e alcune aree di prestazione con esiti addirittura migliori.
In conclusione, data la messa a regime del sistema di valutazione degli esiti, nei prossimi anni tali misure continueranno ad essere prodotte e la loro qualità migliorata, il che comporta la necessità di condividere e mettere a punto modalità per valorizzare i dati grazie al confronto con cittadini, professionisti ed amministratori ed innescare un circolo virtuoso di miglioramento condiviso delle qualità, anche attraverso la sperimentazione di equity audit.
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Ultimo aggiornamento: 06/06/2014