Un giardino zen per il Centro Diurno Alzheimer di Madonna Alta



Alla vigilia della XXIV Giornata Mondiale Alzheimer, che si è svolta il 21 settembre, gli ospiti e gli operatori del Centro Diurno Alzheimer di Madonna Alta della USL Umbria 1 hanno presentato il “giardino zen” realizzato all'interno del centro diretto dalla dr.ssa Rita Antonini.



Gestito dagli operatori della Cooperativa Seriana 2000, il Centro è stato uno dei primi aperti in Umbria, nel 2001, nell’ambito di una sperimentazione ministeriale. Si tratta di un servizio a carattere semiresidenziale per l’accoglienza, la tutela, l’assistenza della persona affetta da demenza tipo Alzheimer e sindromi correlate. Ogni giorno sono presenti all’interno 12 anziani, con progetto differenziato, che dal lunedì al venerdì, che permette la frequenza a 24 anziani in totale.

Il "giardino zen", trasmettendo armonia e tranquillità, favorisce  il rilassamento e verrà utilizzato dagli ospiti per attività individuali di stimolazione attraverso la movimentazione della ghiaia per creare immagini che potenzino la consapevolezza tattile e cinestesica, la coordinazione della motricità fine e aumentino l'attenzione. Verranno inoltre proposte davanti al giardino attività di gruppo, con l'utilizzo della narrazione e della musica che, agendo sul tono dell'umore, promuovono uno stato di benessere psico-fisico generale.

La creazione di un "giardino zen" all’interno di una struttura che ospita persone anziane nasce dall’esigenza di creare un luogo meditativo e confortevole dove potersi raccogliere, o per poter transitare sicuri e in tranquillità e dall’esigenza di rendere gli spazi su misura di chi ne fruisce, dandogli un contesto essenziale che favorisce l’ordine mentale, dal momento che le persone tendono ad identificare i propri stati emotivi con lo spazio circostante. A questo scopo, l’ambiente ha, come obbiettivo, il miglioramento delle condizioni fisiche e mentali, quindi la sua progettazione diventa parte integrante nell’assistenza degli anziani, riportando la loro attenzione su ciò che li circonda.

In questo quadro il giardino zen assurge a strumento efficace per attuare tali strategie. Di fatto è l’equilibrio lo scopo principale, perseguito attraverso la rimozione del superfluo, fino a giungere all’essenziale che diventa essenza. Fondamentale, quindi è il simbolo, in particolare quello che evoca elementi naturali: acqua, roccia e verde, sono i punti cardine necessari per suscitare una profonda reazione psicologica ed emozionale attraverso l’uso di questi elementi.

La sua precisa funzione simbolica, rappresenta un’esperienza sintetica del mondo e quindi, anche se racchiuso in uno spazio circoscritto, ne riproduce il senso di infinito che suscita la sua contemplazione, stimolando quei dati della memoria necessari alla percezione.

Ultimo aggiornamento: 21/09/2017
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