Ambulatori Accessi Vascolari - Perugino, Alto Tevere, Media Valle del Tevere

Servizio dedicato ad impianto, manutenzione ordinaria e gestione delle complicanze di tutti i cateteri venosi centrali

Sedi e Orari

Descrizione del servizio


Il posizionamento e la manutenzione degli accessi vascolari sono attività che debbono essere tenute attentamente sotto controllo mediante procedure, condizioni operative ed expertise professionale appropriate al fine di ridurre il rischio di complicanze e minimizzare i disagi per il paziente.

Per garantire una sempre migliore presa in carico dei pazienti sia dentro che fuori dai presidi ospedalieri, la USL Umbria 1 ha cominciato a costruire una vera e propria una rete ambulatoriale dedicata agli accessi vascolari, estendendo  l’esperienza dell’ambulatorio per gli accessi vascolari attivo all’ospedale di Città di Castello, anche all’ospedale Media Valle del Tevere  a Pantalla all’Hospice del Distretto del Perugino.

Gli ambulatori per gli accessi vascolari si occupano di impianto, manutenzione ordinaria, gestione delle complicanze di tutti i cateteri venosi centrali.

E' possibile richiedere consulenza con prescrizione medica di visita anestesiologica e contatto e-mail o telefonico.



Funzioni, attività e organizzazione

 

ATTIVITÀ GARANTITE DALLE STRUTTURE AMBULATORIALI:

 

Il team del personale degli ambulatori degli accessi vascolari, coordinato dall’IPAS Accessi vascolari centrali e periferici, si farà carico della:

  • formazione continua per mantenere ed aggiornare le competenze standard in ambito di accessi vascolari e di prevenzione infezioni ospedaliere secondo gli standard e le modalità previsti dalla procedura aziendale;
  • redazione ed aggiornamento di procedure e materiale informativo: informative, guide fotografiche e video, e protocolli e procedure riguardanti l’ambito degli accessi vascolari; promozione di ogni tipo di informazione alla popolazione sull’utilità, i benefici ed i rischi connessi alla diffusione ed all’utilizzo dei cateteri venosi centrali a lunga permanenza. Informazione sulle principali patologie che possono beneficiarsi del servizio

 

Gli ambulatori svolgeranno le seguenti attività:

  • prevalutazione anamnestica del paziente; esame ecografico del patrimonio venoso centrale e periferico; colloquio orientativo con i pazienti finalizzato all’informazione ed alla scelta della tipologia di device da utilizzare in continuità ed in estensione alle informazioni fornite dagli tutti gli altri specialisti (oncologi, chirurghi, internisti, infettivologi, geriatri, medici del territorio, medici di medicina generale le interazioni
  • professionali più frequenti);
  • impianto di accessi vascolari centrali di ogni tipologia e periferici a lungo termine: Midline, Picc, Cicc, Tunnellizzati, Totalmente Impiantabili, Cateteri da Dialisi;
  • gestione di tutti i cateteri: la gestione standard deve essere garantita dal personale infermieristico dei reparti nei quali sosta il paziente; secondo i tempi ed i modi indicati in protocollo, nel rispetto dell’EBM, con onere di approvvigionamento continuo dei presidi e dei materiali necessari.
  • gestione delle principali complicanze tardive: infezioni da catetere e trombosi da catetere, verificando la corrispondenza alle casistiche internazionali e adottando un programma di prevenzione infezioni monitorato con l’obiettivo di puntare a Zero infezioni da catetere.
  • rimozioni catetere: associate ad una valutazione ecografica per accertare l’assenza o la presenza di TVP che determinano, rispettivamente, la possibilità di una rimozione sicura o la necessità di terapia anticoagulante pre-rimozione.
  • informazione e formazione rivolta ai familiari dei pazienti portatori di catetere venoso centrale a lunga permanenza con l’obiettivo di risparmiare risorse del territorio quando possibile ed ottimizzarne l’impiego nelle situazioni di reale necessità.

 

a) Erogazione di prestazione ai reparti di Degenza Ordinaria (Tutti i Presidi Aziendali)

Le richieste verranno inviate con le modalità vigenti per le consulenze specialistiche (modulo cartaceo o elettronico in Galileo).

Impianti e rimozioni andranno registrati nella SDO a cura dei Dirigenti Medici in turno presso il Reparto di Degenza richiedente, in quanto procedure effettuate durante il ricovero.

Le valutazioni mediche corredate di ecografia del distretto venoso, siano esse richieste in fase preimpianto o come visita specialistica nel sospetto o certezza di complicanza, andranno tutte considerate come consulenze e come tali registrate.

 

La manutenzione ordinaria dei cateteri non sarà a carico del personale medico/infermieristico formato, che dovrà rimanere comunque disponibile per ogni consulto sui pazienti ricoverati; essa rappresenterà carico di lavoro ordinario del personale infermieristico del reparto di afferenza del paziente, che sarà formato annualmente sulla gestione ordinaria.

Differenti accordi vigenti o futuri andranno rivalutati ed approvati dalle rispettive Direzioni di Presidio e/o Direzione Sanitaria.

 

b) Erogazione di prestazione ai pazienti di provenienza esterna (RSA; Centri Salute; Day Service Oncologici; Pazienti Domiciliari).

La prestazione sarà richiesta con ricetta dematerializzata. Vengono erogate 6 prestazioni principali:

  • Visita Anestesiologica (valutazione preimpianto o consulenza)
  • Ecodoppler Venoso
  • Inserzione CVC/Port
  • Rimozione CVC/Port
  • Medicazione CVC/Port
  • Irrigazione CVC/Port

La prenotazione è diretta presso l’ambulatorio di riferimento locale.

Tutte le prestazioni potranno essere accettate dalla Struttura richiedente (agenda CUP aperta alle RSA, ai Centri Salute ed ai DS Oncologici) o dall’Ambulatorio direttamente.

 

FIGURE DI RIFERIMENTO ED ORGANIZZAZIONE

Ogni struttura ambulatoriale ha un medico Anestesista Rianimatore come referente e personale infermieristico formato attraverso il percorso istituito in ambito Aziendale.

Il referente di presidio per gli accessi vascolari ha il compito di coordinare e partecipare alle attività ambulatoriali, garantire la corretta compilazione del database ed il corretto utilizzo del software gestionale.

Inoltre, il referente su citato dovrà generare un report annuale su numero di impianti, tempi di permanenza medi dei cateteri, incidenza di complicanze, numero di consulenze ed ecodoppler, numero di medicazioni eseguite dal personale in regime ambulatoriale.

Il referente di Ambulatorio, in collaborazione con il personale medico e infermieristico, dovrà provvedere a adeguata programmazione tenendo conto delle esigenze legate ai tempi di inizio dei cicli di terapia antineoplastica o di altro tipo e dialogando con i diversi specialisti che propongono l’impianto di un catetere venoso centrale.

Le ore di servizio dedicate all’Ambulatorio Accessi Vascolari, indipendentemente dal regime orario (ordinario/straordinario) dovranno considerarsi ad uso esclusivo della suddetta attività.

Dato che il paziente oncologico va considerato, soprattutto in corso di somministrazione di chemioterapia antineoplastica, come un soggetto immunodepresso, portatore di rischio infettivo più elevato della popolazione non oncologica

- l’attività dovrà svolgersi in ambienti dedicati o comunque non condivisi con attività ospedaliere “sporche”: chirurgia, urologia, ginecologia

- è necessario che il personale in servizio in ambulatorio utilizzi divise pulite prima di entrare in

attività, che cambi le divise ad ogni turno ambulatoriale e che adotti le misure preventive

necessarie per minimizzare il rischio infettivo (lavaggio delle mani ecc..)

Tutte le attività ambulatoriali sono elettive.

I tempi di attesa debbono essere ridotti al minimo indispensabile; pertanto si propone:

  • accesso diretto Ambulatoriale (senza passaggio agli sportelli CUP)
  • accesso privilegiato ai servizi per tutti i codici di esenzione 048 portando il paziente a conoscenza delle facilitazioni cui ha diritto in fase di primo accesso in Day Service , con un percorso di programmazione prestabilito in base al quale il paziente venga indirizzato al colloquio medico per l’impianto catetere già in fase di visita Oncologica, una volta stabilita dallo specialista la necessità di utilizzo di farmaci non somministrabili in vena periferica.

Essendo a conoscenza della data di inizio del ciclo chemioterapico, dell’intervallo tra somministrazioni, della durata presunta del periodo di chemioterapia, delle soluzioni farmacologiche utilizzate, il medico impiantatore può scegliere con accuratezza i materiali, la tipologia di catetere, la data di impianto, tenendo in debita considerazione anche le preferenze del paziente.

  • la maggioranza degli esami di laboratorio, l’anamnesi del paziente, ECG e Diagnostica per immagini sono già disponibili in consultazione elettronica al momento della valutazione per impianto di catetere venoso centrale a lunga permanenza.

Solo in pochi casi è necessario differire l’impianto dalla prima visita

  • le medicazioni catetere saranno programmate con un’agenda dedicata dando un appuntamento ad orario al paziente in modo da limitare l’attesa ad un tempo massimo di 10-15 minuti.
  • Percorso di programmazione prestabilito in base al quale il paziente venga indirizzato al colloquio medico per l’impianto catetere già in fase di visita Oncologica, una volta stabilita dallo specialista la necessità di utilizzo di farmaci non somministrabili in vena periferica.

Essendo a conoscenza della data di inizio del ciclo chemioterapico, dell’intervallo tra somministrazioni, della durata presunta del periodo di chemioterapia, delle soluzioni farmacologiche utilizzate, il medico impiantatore può scegliere con accuratezza i materiali, la tipologia di catetere, la data di impianto, tenendo in debita considerazione anche le preferenze del paziente.

Tutte le attività ambulatoriali andranno registrate: visite, medicazioni, impianti, consulenze, rimozioni catetere, esami doppler diagnostici o di controllo. La registrazione avverrà attraverso software gestionale in uso presso tutte le realtà ambulatoriali Aziendali.


Per i dirigenti medici, gli infermieri e le figure professionali impegnati in attività assistenziale intra ed extra ospedaliera è previsto un percorso formativo propedeutico allo svolgimento di attività ambulatoriale di impianto accessi vascolari.




Ultimo aggiornamento: 03/02/2020
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