CONSULENZA FILOSOFICA

Lo sguardo restituito

Da sempre ogni uomo ha avuto bisogno di potersi orientare nell’esistenza: sapere perché si esiste è ciò che può dare senso alla propria vita, permettendo di assumere compiti, di assolvere impegni, di attribuire significati nuovi per riconfigurare il vissuto personale. In questo risiede uno dei compiti più antichi della filosofia che si fa pratica nell’educare alla domanda di senso, recuperando spazi all’interno dei quali poter instaurare di nuovo un dialogo con la propria interiorità.

L’attività di consulenza filosofica che viene condotta da anni presso i Centri per il trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare (Palazzo Francisci e Il Nido delle Rondini – Todi) nasce proprio con l’intento di recuperare questo compito originario: la sapienza filosofica si fa relazione d’aiuto per accompagnare la persona nell’attribuzione di una configurazione altra al tema del dolore, a partire dal contatto con la sofferenza, quale dimensione esistenziale ineludibile che, prima di divenire disturbo, sintomo, appartiene ad ogni uomo.

Se l’esistenza rimane un compito, nel disturbo alimentare il sintomo diviene il luogo in cui sperimentare tutte le emozioni, la misura con cui considerare il proprio esistere: la filosofia, intesa non come un sapere del soggetto su se stesso, ma da viversi come esercizio e cura, offre un’opportunità per riappropriarsi di quella intenzionalità che può farsi progetto e senso del vivere.

Le attività, proposte in setting di gruppo con cadenza settimanale, mediante un intervento dialogico e maieutico, permettono l’instaurarsi di una relazione all’interno della quale tornare a interrogarsi sugli scopi e i valori personali e, al contempo, sperimentare il ritrovato contatto con la dimensione emotiva, con i bisogni e i desideri, con l’obiettivo di scoprire o ri-scoprire una propria visione del mondo.

“Nello sguardo restituito – scriveva il filosofo Romano Guardini – il volto si apre e nasce allora quel rapporto in cui gli occhi si guardano negli occhi”: rivolgere l’attenzione alla domanda di senso è già di per sé un nuovo senso che permette di guardare in modo diverso non solo al mondo che ci circonda ma anche a quello interiore, nella misura in cui nella filosofia è riposta la possibilità di dare un senso al proprio essere al mondo, da rintracciare in un rinnovato patto d’alleanza pedagogica ed etica tra l’uomo e la vita. Se la malattia e la sofferenza stessa tendono, infatti, all’impoverimento degli spazi di mondo, di contro, riaprirsi a un autentico e comune sentire, riapre alle infinite possibilità esistenziali.


Bibliografia:
Achenbach Gerd, La consulenza filosofica, Milano, Apogeo, 2004
Galimberti Umberto, La casa di psiche. Dalla psicoanalisi alla pratica filosofica, Milano, Feltrinelli, 2005
Pollastri Neri, Il pensiero e la vita, Milano, Apogeo, 2004
Rovatti Pier Aldo, La filosofia può curare? La consulenza filosofica in questione, Milano, Cortina, 2006
Simeone D., La consulenza educativa. Dimensione pedagogica della relazione d'aiuto, Vita e Pensiero, 2002.


Referente
Dott.ssa Francesca Sorbera, sorberafrancesca@gmail.com



Ultimo aggiornamento: 20/05/2020
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